la relazione con se stessi
L’emergenza Coronavirus ci ha costretti a cambiare i rapporti che abbiamo con gli altri, ma ha anche visto mutare quello più intimo che abbiamo con noi stessi. Siamo chiusi in casa e questo potrebbe essere una buona occasione per riconciliarci con noi stessi. Queste foto raccontano come sia importante far riaffiorare alla nostra mente pensieri che la vita frenetica di tutti i giorni non ci fa affrontare, come sia necessario anche in questa situazione ritagliarci dei momenti per vivere la nostra relazione con noi stessi, come sia importante continuare a coltivare le nostre passioni e come anche da soli ci si possa sentire in connessione con gli altri.
La quarantena è stato anche un modo per poterci perdere nella nostra testa, per trovare il coraggio di scontrarci con problemi fino ad ora trascurati, per sentirci in armonia con noi stessi anche grazie a qualcosa che può sembrarci banale come la semplice vista dalla finestra di casa nostra, quella vista che fino ad oggi avevamo sempre ignorato ma che ora assume un significato diverso.
In tempi normali sarei andata a fare un giro in bici per le stradine di Padova vagando senza meta, oppure, se fossi stata nella mia città natale, sarei andata a passeggiare al mare. Ora niente di tutto ciò è possibile, ma è comunque fondamentale per me ritagliarmi del tempo per stare con me stessa e con i miei pensieri, lontano da tutti. In questa situazione, quando sento la necessità di stare da sola, di riflettere e di coltivare la mia relazione con me stessa salgo sul tetto di casa e mi godo il tramonto. Non è certo il paesaggio più bello del mondo, ma questo non conta. Lascio il cellulare in casa e mi siedo sola a guardare il sole che cala. Mi perdo nella mia testa e nei miei pensieri e quando mi sento libera scendo giù e torno alla normalità.
I quattro oggetti sono in cerchio perchè ruotano attorno al nucleo che è la mia medesima persona, rappresentata simbolicamente dal tappeto della mia stanza. Gli oggetti rappresentano le mie passioni, ovvero la filosofia e spiritualità occidentale e orientale, la meditazione e la creatività intesa come tutto ciò attinente al suono. Gli oggetti non sono chiusi tra di loro, anzi, guardano tutti fuori e vengono investiti dalla luce del sole. Questo sta a significare che la condivisione delle mie passioni è rivolta alla comunicazione profonda con gli altri. Questo permette di mettere in luce, come fa il Sole, la vastità della nostra persona in dimensioni diverse.Ho notato che ciò aiuta me e le persone con cui condivido le videochiamate, ad arricchire il nostro panorama esistenziale e ad apprezzare le varie sfaccettature della vita non concentrandoci solo su quella meramente dell'epidemia.
Credo che non esista un periodo della mia vita che mi abbia permesso di rimanere con me stesso e con i miei pensieri più di quello che stiamo affrontando in questi mesi. Credo che la relazione più intima che emerge ora, sia proprio con noi stessi, con i problemi che solitamente si dimenticano uscendo con gli amici o facendo una passeggiata all'aria aperta, con tutti i pensieri che solitamente si mescolano ai mille impegni che devi controllare durante la giornata. Ma adesso tutti questi impegni non ci sono, ci sei tu, accorgerti inaspettatamente dei tuoi pensieri più profondi e dei tuoi problemi fin'ora ignorati, e provare a conviverci senza le classiche distrazioni.
Dal tetto di casa mia si possono vedere all'orizzonte le montagne, e soprattutto in questo periodo mi piace riempirmi il cuore della loro bellezza standole ad osservare al tramonto. Guardarle mi fa sentire in connessone con il mio ragazzo anche se è lontano, nell'attesa di poterci andare assieme. Ci immagino lassù, e le difficoltà della distanza si fanno più piccole.
Cresce il mio desiderio di poter rivivere a pieno le persone che non sono con me in questo momento nonostante credo ci sia un certo filo, un legame speciale che ci permette di essere uniti anche a distanza.